[title title=”Cooperativa Sociale ONLUS Nostra Signora di Gulfi” align=”text-center” underline=”1″]
[featured-box box_type=”icon” box_inner_type=”box-circle” box_style=”box-background” box_icon=”fa fa-star” box_title=”La Cooperativa”]La Cooperativa Sociale ONLUS Nostra Signora di Gulfi nasce a Chiaramonte Gulfi nel 2009, da un gruppo di sei persone, tre donne e tre uomini, con lo scopo principale di fornire, a minori e giovani (italiani e non), servizi di sostegno educativo che rispondessero in maniera concreta, immediata ed efficace a tutte le esigenze che un vissuto traumatico e problematico può portare.[/featured-box]
[featured-box box_type=”icon” box_inner_type=”box-circle” box_style=”box-background” box_icon=”fa fa-map-pin” box_title=”Lo Scopo”]Non solo fornire servizi concreti alla persona, ma anche di dare un senso ad ogni vita umana che viene affidata alla Cooperativa dai vari Enti, ridando dignità e spessore alla vita. Per i beneficiari dei servizi, minorenni o richiedenti protezione internazionale, la Cooperativa considera il “lavoro” come uno degli strumenti indispensabili per rendere esecutiva l’integrazione nel tessuto sociale.[/featured-box]
[featured-box box_type=”icon” box_inner_type=”box-circle” box_style=”box-background” box_icon=”fa fa-gift” box_title=”Sviluppo”]Una realtà che è divenuta centrale all’interno della Cooperativa è quella di tipo storico-culturale, mediante attività di indagini archeologiche svolte all’interno del fondo rustico di proprietà della cooperativa. Tali attività culturali hanno determinato la stipula di una convenzione tra Cooperativa, Comune, Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa ed Università di Bologna.[/featured-box]
[featured-box box_type=”icon” box_inner_type=”box-circle” box_style=”box-background” box_icon=”fa fa-life-ring” box_title=”Rieducazione”]L’attività culturale è intesa come momento rieducativo per i minori e come strumento di reinserimento sociale attivo per i beneficiari adulti. Lo scavo è invece visto come un luogo di riflessione e come occasione per accostarsi al bello, cosa che molto spesso le vicende di vita di ognuno di loro non hanno purtroppo permesso di fare.[/featured-box]

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